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La specializzazione sarà il futuro dei fondi immobiliari. Da qui a dieci anni potremmo vedere nascere prodotti di gestione immobiliare focalizzati su un’unica asset class real estate, anche di nicchia. Specializzazione non vuole dire soltanto fondi di uffici e di spazi retail, ma anche prodotti incentrati sugli Npl, sulle torri o sulle residenze sanitarie.
In totale il settore dei fondi immobiliari quotati e non dovrebbe vedere crescere nel 2017 il patrimonio del 4% a quota 50 miliardi di euro, secondo l’ultimo report.

I fondi quotati restano ormai una quota residuale, si tratta di 26 fondi complessivi di cui 19 risultano in scadenza prossimi tre anni.

“Il settore dei fondi immobiliari, in linea con quanto accade negli altri Paesi europei, conferma la ripresa dei mercati immobiliari e ne rappresenta un “motore” importante. Gli investimenti nel settore real estate possono produrre, oltre a flussi di ritorno stabili per gli Investitori, esternalità positive in termini di sviluppo del Paese”

“I fondi retail hanno uno sconto medio del 32%”. E un Irr (internal rate return) pari allo 0,8 per cento. Esattamente pari al ritorno di un Btp a dieci anni.

Nel 2016 i fondi quotati hanno messo a segno vendite per 405 milioni di euro, 56 milioni di acquisti e rimborsi per 300 milioni. Ma le vendite hanno registrato perdite di valore pari a 141 milioni di euro. “Le svalutazioni degli attivi a seguito di valori di realizzo inferiori alle attese …. continuano a gravare sulla redditività”.

Il rischio è che la vicina data di scadenza per molti prodotti porti a svendere gli immobili rimasti in portafoglio.“I risultati potrebbero riflettersi negativamente sulla reputazione dei gestori”.

 

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