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E’ atteso entro il 2022 il completamento del Nuovo Policlinico di Milano, già definito “la più grande opera architettonica degli ultimi 90 anni, con il più grande giardino pensile terapeutico del mondo”. La presentazione del Nuovo Policlinico, i cui lavori sono iniziati nel marzo 2016, avvenne nel 2008, quando il Concorso per la riqualificazione dell’area “Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena” di Milano vide vincitrice l’Associazione temporanea d’Imprese guidata da Techint Spa e composta da Boeri Studio, Camillo Botticini, Giulia de Appollonia, C+S Architetti Associati, Labics, TRT srl, BCT srl e Land srl. Sito tra via Sforza e via della Commenda, il nuovo Policlinico firmato da Stefano Boeri Architetti è un investimento da 266 milioni di euro, che punta alla ridefinizione della struttura ospedaliera, sino ad oggi pensata come una struttura chiusa per questioni legate alla salute. Il nuovo complesso, al contrario, sarà progettato in un’ottica di miglioramento delle condizioni cliniche all’interno e al potenziamento dell’infrastruttura per quanto riguarda flussi, attraversamenti e più in generale apertura alla città.

Il “giardino alto” di Boeri sarà coadiuvato da attività prettamente ospedaliere e da altre accessorie, ma non meno importanti. Dal fitness per gli anziani alla pet terapy, passando per spazi e attrezzature specifiche per le madri in dolce attesa. Le “Case del Parto”, così le hanno chiamate, saranno dei mini appartamenti ad appannaggio delle future genitrici, che potranno accedervi gratuitamente per poter portare a termine la gestazione in modo sicuro e intimo. I 6000 mq di verde, per lo più in copertura, integreranno la struttura ospedaliera, che dai poco distanti edifici alti apparirà come un enorme prato verde che galleggia su uno spazio dalle tinte neutre. Il parco sopraelevato, pensato come la High Line di Diller Scofidio a New York, ospiterà spazi protetti per le attività dei bambini, laboratori di cura dell’orto per pazienti oncologici, aree yoga e pilates. Inoltre, proprio grazie al concetto di integrazione con il tessuto cittadino, sarà possibile accedere al giardino pensile direttamente dall’esterno dell’ospedale, così da poter accogliere i cittadini senza passare dalle sale ambulatoriali. Sarà “un grande giardino colorato, animato da musica, arti applicate, letture e divertimento. Sarà un nuovo polmone verde, in una Milano già protesa all’inverdimento del centro.

 

 

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