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Canone Rai in bolletta? La normativa che prevede questo pagamento è in vigore dal 2016 in seguito alla legge n. 208 del 2015 articolo 1, commi da 152 a 159. La questione ha destato da subito qualche perplessità e numerose proteste, ma di fatto si è resa necessaria per evitare che tanti “furbetti” continuassero a sottrarsi a tale obbligo. Certo, oggi tra tv satellitari e streaming, tale tassa si dimostra inadeguata, ma da cittadini occorre comunque pagare. Ecco come e cosa dice la legge nel dettaglio.

Canone Rai in bolletta: quanto e come si paga

L’importo del canone TV è di 90 euro l’anno. La normativa ha approntato un miglioramento in tal senso: pagando tutti, l’imposta è minore, in quanto fino al 2015 era equivalente a 113,50 euro. La quota è suddivisa in bolletta in 10 rate mensili da gennaio ad ottobre di ogni anno. Ovvero per chi ha la bolletta ogni due mesi la quota sarà doppia. Se nessun componente della famiglia anagrafica, obbligata comunque al versamento, è titolare di un contratto per l’energia elettrica residenziale (ad esempio in alcuni casi di affitto) il canone deve essere versato con il modello F24 entro il 31 gennaio 2020. I cittadini con un reddito pensionistico non superiore ai 18000 euro possono richiedere l’addebito direttamente sulla pensione.

Canone Rai, chi deve pagarlo

Il canone Rai è dovuto da tutti coloro che abbiano un apparecchio televisivo in casa. La legge 208 del 2015 ha introdotto la “presunzione di detenzioneper chiunque possegga una fornitura di energia elettrica nel luogo in cui ha la residenza anagrafica. Inizialmente si trattava di un canone di abbonamento, poi è stato inteso come tassa di possesso. Oggi è invece un’imposta sul cittadino (come l’Irpef). Con la medesima normativa tale imposta è stata inserita nella bolletta elettrica, qualunque sia il fornitore. Va pagato dunque dal titolare dell’utenza e non da altri componenti del nucleo familiare anagrafico ed una sola volta a prescindere da quanti apparecchi televisivi si posseggano. Non è più possibile pagare tramite bollettino postale. La legge ha comunque previsto delle agevolazioni e delle esenzioni.

Canone Rai in bolletta, chi non deve pagarlo

Per chi possiede un televisore per impieghi diversi o fuori dall’ambito residenziale e familiare, c’è invece l’obbligo di pagare un canone speciale. E’ il caso di negozi, bar, bed and breakfast o altri locali. Nello specifico di un bed and breakfast in cui il titolare risiede anche nel luogo ed ha una bolletta elettrica residenziale, il pagamento per il canone speciale andrà a sostituire quello ordinario, previa comunicazione con dichiarazione sostitutiva di “non detenzione”. Lo stesso dicasi per chi non possiede una tv (ma chi ormai?). Attenzione, queste autocertificazioni valgono solo un anno! Esistono poi delle situazioni di esonero. Questi riguardano i cittadini ultrasettantacinquenni con un reddito annuo familiare inferiore agli 8000 euro, diplomatici, funzionari e militari stranieri. Anche in questi casi è necessario inviare una dichiarazione di non detenzione; se dalla bolletta dell’energia elettrica vengono prelevate in automatico le quote del canone nonostante il possesso di tali requisiti è possibile chiederne il rimborso. Tutte le comunicazioni di questo tipo vanno inviate all’Agenzia delle Entrate: tramite raccomandata all’indirizzo Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino, con allegata una copia di un documento di identità, con posta certificata e firma digitale all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it, oppure consegnate a mano in una qualunque sede dell’Agenzia delle Entrate del territorio.