La crisi c’è e si sente, ma sostenere i figli nell’acquisto di un abitazione rimane ancora oggi la preoccupazione principale dei genitori italiani.
Secondo il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, infatti, nonostante le evidenti difficoltà che il mercato immobiliare si trova a fronteggiare da ormai qualche anno, comprare casa rimane ancora il pilastro patrimoniale del ceto medio, con più di 11 milioni di famiglie che, proprio attraverso l’acquisto o l’eredità, si impegnano a garantire un futuro alla propria discendenza.
In particolare, spiega l’indagine, sono più di 2 milioni i genitori che sosterranno i figli fornendo loro un anticipo per l’acquisto della prima casa o facendosi garanti per l’ottenimento del mutuo. E 1,1 milioni i genitori che, non potendo sfortunatamente garantire un aiuto immediato, lasceranno in eredità la propria abitazione.
Ciò non deve stupire: del resto considerare il mattone una forma di sostegno per il futuro è una propensione che affonda le sue origini nel passato, confortata dalla timida ripresa del mercato immobiliare degli ultimi tempi.
In fondo i prezzi delle case scendono giorno dopo giorno e i tassi del mutuo sono ai minimi storici: una situazione ideale per investire sul mattone e acquistare casa. Sarà proprio per questo motivo che le compravendite immobiliari stanno incrementando di trimestre? Non è detto, il Censis ci ricorda infatti che i fenomeno va visto in un’ottica più aperta e messo a raffronto con altri indicatori, quali la ripresa del mercato automobilistico che, dopo un iniziale periodo di stallo, sembra essere ritornato ad un regime ordinario.