Secondo una recente indagine Fimaa-Confcommercio: “Compravendite residenziali in aumento del 4,5% nel primo trimestre 2018”
L’Ufficio Studi Nazionale Fimaa – Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari (11mila agenzie immobiliari associate per circa 40mila operatori) ha quindi portato avanti una profonda indagine sul mercato immobiliare residenziale relativo al primo trimestre 2018.
Uno dei dati più interessanti emersi dallo studio riguarda le compravendite residenziali nelle grandi città (Roma in primis), nei capoluoghi di provincia e nei comuni minori italiani: rispetto allo stesso periodo del 2017, si è verificata in media una crescita del 4,5%. Ma l’andamento di compravendite e prezzi degli immobili non va ancora di pari passo: il dato medio nazionale segna infatti un calo dell’1,2%, a differenza delle grandi città dove i valori degli immobili sono in leggerissima risalita (+0,2%).
Le puntuali risposte fornite dagli operatori Fimaa (a mezzo di un questionario online) hanno permesso di tracciare un quadro congiunturale e significativo dell’attuale momento di mercato, suddiviso per grandi città (con più di 300.000 abitanti) capoluoghi di provincia intermedi (con popolazione ricompresa tra i 100.000 e 300.000 abitanti) capoluoghi di provincia piccoli (con popolazione inferiore ai 100.000 abitanti) e città minori (non capoluogo di provincia). L’indagine ha riguardato 70 città (capoluoghi di provincia e relativi comuni minori), evidenziando una fase di ripresa del settore con prezzi in fase di stabilizzazione.
Per quanto riguarda le grandi città nei primi tre mesi del 2018 la crescita delle compravendite nelle città monitorate di Bologna, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Bari e Catania è pari al 4%, confermando il dato positivo rilevato nel 2017, rispetto all’anno precedente (+5,1%). L’unica grande città che segna un dato negativo fra le 8 monitorate è Bologna (-6%). Ottime, invece, le performance sugli scambi a Milano e Catania (+8%), seguite da Genova (+5,8%), Bari (+5,7%), Torino (+5%), Roma (+3%), Napoli (2,5%).
La quota di appartamenti nuovi oggetto di trattativa sul totale delle vendite è pari all’11,4% mentre sul prezzo di vendita si riesce a scendere in media fino al 12,6% rispetto al prezzo richiesto. Servono in media circa 8 mesi per riuscire a “piazzare” un’abitazione. La tipologia di immobile più richiesta? Il trilocale nei capoluoghi; immobili anche più grandi, come i quadrilocali, nei comuni minori (non capoluogo di provincia).
Dai giudizi espressi, si evince che per i prossimi mesi anno ci si potrebbe aspettare un rialzo maggiore in termini di volumi di abitazioni scambiate nelle città intermedie con popolazione tra 100 e 300 mila abitanti. Mentre nei comuni minori non capoluogo di provincia ci si attende una stabilità, con rialzi che riconfermerebbero le percentuali di aumento fin qui osservate.
La domanda, ancora debole in rapporto all’offerta tuttora consistente, rimane in una situazione di vantaggio nelle contrattazioni di compravendita immobiliare.