L’andamento del mercato degli affitti a Roma nel 2018 mostra cenni di stabilità e una timidissima ripresa. Anche il settore immobiliare ha risentito nell’ultimo decennio della crisi economica che ha coinvolto l’intero Paese, ma per le grandi città, come la capitale, in particolar modo nelle zone centrali e semicentrali di fatto non ci sono stati drastici cali, che invece si sono rilevati nelle zone periferiche e semiperiferiche. Ecco la situazione attuale e le previsioni per per il prossimo anno.
Andamento del mercato degli affitti a Roma nel 2018: un caso particolare
Partiamo dai numeri: secondo i dati Istat Roma ha una popolazione di 4.355.725 abitanti per una superficie di 5.363,28 km² e con una densità di 812,14 ab./ km². Superiore al milione il numero delle abitazioni che alimentano il mercato immobiliare (vendita e locazione). La metà degli annunci presenti nei siti online riguarda richieste ed offerte di affitto.
Negli anni 2010 – 2017 in piena crisi economica, in tutta Italia si è assistito ad un calo importante del prezzo degli affitti e questo si è avvertito anche nella Capitale. Un calo del – 16,6% ha invece toccato le richieste di locazione. Roma però è una città particolare che ha comunque delle sue peculiarità. Affittare un appartamento di medie dimensioni in Italia costa in media 515 euro al mese, ma a Roma si arriva comunque a 823 euro (dati 2016), con una media al metro quadro di 13, 60 euro mensili. Se si va a vedere nel dettaglio il calo dei prezzi si è però avuto in modo rilevante nelle zone più quotate centrali e semicentrali, mentre in quartieri periferici come il Lido di Ostia si è assistito ad un + 5,7% (Ostiense – Garbatella + 4,2%, Primavalle – Ottavia + 3,3% e Cinecittà con il + 2,1%.). Dunque il calo dei prezzi è solo una media statistica. Ovvero la crisi economica che ha investito la maggioranza delle famiglie ha portato un cambiamento di richieste e prezzi nelle varie zone di Roma: ci si è spostati di più e diversamente per risparmiare sull’affitto.
Di contro la diminuzione delle richieste di locazione la si può giustificare con l’abbassamento dei prezzi del mercato di vendita, ma soprattutto di quelle dei mutui (tanto è che si è assistito nel 2017-18 ad un lieve innalzamento del numero delle vendite di immobili). Del resto è meglio pagare un mutuo di 800 euro piuttosto che un affitto! E comprare una casa a Roma è sempre un investimento per il futuro. E una diminuzione non significa un mercato fermo: sono sempre numerosi gli studenti, i professionisti e gli altri pendolari del lavoro sul lungo termine che necessitano di un’abitazione nella capitale e non hanno la possibilità di accedere ad un mutuo.
Andamento del mercato degli affitti a Roma nel 2018, la situazione
Nel mese di Novembre 2018 per l’affitto di immobili residenziali-ovvero dedicati all’abitazione-sono stati chiesti in media 13,85 euro mensili a metro quadro, con una diminuzione del 0,12% rispetto a Novembre 2017 (€ 13,86 mensili per mq), ma comunque con un aumento rispetto alla media del decennio precedente che si attestava a 13,60 euro. Nel dettaglio: affittare un immobile nel Centro di Roma costa in media 21,4 euro al metro quadro, contro i 9,8 euro di zone come il Labaro ed i 9,6 euro di Roma Est.
Andamento del mercato degli affitti a Roma nel 2018, previsione 2019
A Roma il mercato degli affitti, dunque non ha mai avuto uno scossone imponente e si è mantenuto abbastanza stabile anche nel periodo di crisi economica: è però sostanzialmente cambiato in varie zone e quartieri ed in base alle domande. Per ciò che riguarda le offerte di case in affitto, la previsione è che queste potrebbero aumentare nel corso del 2019, presupponendo un abbassamento, seppur minimo e zonale (dunque nel trend degli ultimi due anni) dei prezzi. Questo aspetto si lega direttamente al lieve aumento del numero di compravendite (già iniziata nel 2018) di immobili residenziali. I prezzi di vendita del mattone al metro quadro sono diminuiti anche in città come Roma e si prevede che rimarranno livellati così con il nuovo anno. Se ne evince che comprare una casa sarà conveniente, ma non vendere. I proprietari di seconde case tenderanno dunque con più facilità ad affittare, anche per compensare le spese non indifferenti delle tasse annuali sull’immobile che comunque sono da considerarsi molto elevate.