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Quando si ha un capitale da investire, si pensa spesso all’acquisto di un immobile. Cerchiamo di capire insieme se conviene acquistare una casa per affittarla oppure no.

Attualmente il mercato immobiliare si trova in una situazione particolare: i prezzi al metro quadro sono in ribasso rispetto agli anni passati, mentre sono in lieve aumento quelli che riguardano l’affitto; laddove serva un piccolo mutuo, le banche hanno “riaperto i rubinetti” concedendo finanziamenti per l’acquisto di un immobile con più facilità rispetto al passato, ma soprattutto a tassi estremamente vantaggiosi.

Sostanzialmente dunque la risposta alla domanda “conviene acquistare una casa per affittarla” è sì: può essere un buon investimento. Tuttavia vanno valutati alcuni aspetti fondamentali.

Il luogo in cui è situato l’immobile

Deve essere appetibile per l‘affitto! Questo significa scegliere un appartamento ben collegato con i mezzi pubblici, vicino ad università o grandi uffici. Interessante può essere anche l’opzione per una casa al mare, in campagna o in montagna, in luoghi turistici, magari vicino alle grandi città che possano permettere sia una locazione sul breve che sul lungo termine. Secondo alcune stime recenti acquistare una casa per affittarla è più conveniente se in periferia. Tra le città migliori per questa forma di investimento c’è Roma.

Le dimensioni dell’immobile

La metratura più richiesta è intorno agli 85 mq sia per gli acquisti che per gli affitti. Più grande è meglio? Probabilmente sì, ma il prezzo per la compravendita salirebbe, così come quello del canone della locazione da richiedere e non sono molte oggi le famiglie numerose che hanno necessità di grandi spazi. Insoma per andare sul sicuro può essere utile comprare un appartamento tra i 60 ed 85 mq. Tuttavia è utile chiedere anche alla propria agenzia immobiliare di fiducia un consiglio: un professionista del settore conosce perfettamente il mercato delle richieste di affitto nella zona prescelta.

Calcolare le spese totali

Un investimento è corretto se si analizzano bene i costi ed i ricavi. Per l’acquisto di un immobile esistono infatti delle spese (tra notaio e tasse), mentre altri balzelli come l’IMU vanno pagati annualmente, che la casa sia affittata o vuota. In caso di locazione sono possibili diverse forme di contratto: a breve termine, tradizionale su lungo termine, a canone concordato e con cedolare secca. Alcune comportano agevolazioni fiscali per il locatario. Anche in questo caso ci si può far consigliare dal proprio agente immobiliare su quale sia l’opzione migliore. Una figura professionale di questo tipo può accompagnare l’investimento dalla selezione dell’immobile all’acquisto fino alla locazione.

Prevedere i rischi

Purtroppo in investimenti di tale tipo non mancano dei pericoli economici. Questi non sono tanto legati alla perdita di valore dell’immobile nel tempo, quanto all’eventualità di non trovare un inquilino per lungo tempo o di averlo moroso (con altri oneri per lo sfratto), nonché le spese di manutenzione straordinaria che possono presentarsi in un qualunque momento- specie negli edifici vecchi- che spettano al locatore e non al locatario.