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Quali tasse bisogna pagare a Roma per la prima casa? L’argomento è sempre d’attualità in qualunque città si possieda un immobile ed è di continua ansia per i proprietari o per chi sta per effettuare un acquisto. Per ciò che riguarda la Capitale poi la questione è ancora più spinosa in quanto le aliquote sono piuttosto alte. Cerchiamo di fare chiarezza.


Tasse sulla prima casa a Roma: l’acquisto

Per ciò che riguarda l’acquisto di una prima casa a Roma, ovvero adibita a residenza ed abitazione principale, le tasse da pagare al momento del rogito sono le medesime delle altre città. Queste comunque differiscono in base ad alcuni paramentri per ciò che riguarda le agevolazioni fiscali.

Quando si compra un immobile da un privato:

  • IVA: esente
  • imposta di registro: 2%
  • imposta ipotecaria: 50 euro
  • imposta catastale: 50 euro

Se si acquista da un’impresa edile:

  • IVA del 4%
  • imposta di registro: 200 euro
  • imposta ipotecaria: 200 euro
  • imposta catastale: 200 euro

Si può inoltre applicare sull’imposta di registro il cosiddetto “sistema prezzo-valore” che prevede il calcolo percentuale in base al valore catastale anziché quello di vedita. Inoltre se ci si avvale di un’agenzia immobiliare per la compravendita è possibile detrarre ai fini IRPEF il compenso del mediatore. Le agevolazioni non sono ammesse, in caso di acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli o palazzi di pregio storico o artistico)

Tasse sulla prima casa Roma: Imu

Il vero incubo per i proprietari di casa sono comunque l’IMU e la TASI che vanno pagate annualmente al comune in cui è sito l’immobile tramite modello F24 o bollettino postale con scadenze a Giugno (per l’acconto) e a Dicembre (per il saldo). L’IMU (Imposta Municipale Unica) è una tassa comunale dovuta dai proprietari di immobili ed in sostanza ha rimpiazzato la vecchia ICI (Imposta Comunale Immobili) da cui differisce di poco. Inizialmente era dovuta da tutti i contribuenti proprietari, poi è stata abolita per le prime case adibite ad abitazione principale fatta eccezione per quelle di lusso, ovvero appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 per le quali continuano a restare in vigore le detrazioni e le tasse vigenti. L’aliquota in questi casi è pari (per il Comune di Roma) allo 0,5% del valore catastale. Anche le pertinenze (ovvero box e cantine) possono rientrare nell’esezione dell’IMU prima casa a patto che appartengano alle categorie catastali riconosciute (C2, C6 e C7). Essendo una tassa sulla proprietà non è dovta dagli affittuari.

Tasse sulla prima casa Roma: Tasi

La TASI è invece la Tassa sui Servizi Indivisibili forniti dai Comuni (illuminazione delle strade, servizi sociali, scuole ed asili comunali, gestione dei giardini e parchi pubblici, eccetera). Anche in questo caso a Roma non si paga se si tratta di un’abitazione principale, è prima casa e non appartiene alle categorie catastali di lusso. E’ importante distinguere il concetto di prima casa da quello di abitazione principale: spesso non sono la stessa cosa. La base imponibile della Tasi si calcola come per l’IMU attraverso la rendita catastale rivalutata del 5%. Anche la TASI non è dovuta dall’affittuario se è una prima casa ovvero dimora stabile. In caso contrario l’aliquota spettante è del 20% dell’imposta dovuta.

Nel sito istituzionale del Comune di Roma è possibile trovare un’applicazione per il calcolo di Imu e Tasi.