Tasse prima casa con l’acquisto da privato? Esistono alcuni oneri di legge che il compratore deve tenere presente e che vanno pagati al momento della stipula del rogito presso un notaio. Per la prima casa è possibile comunque richiedere delle agevolazioni fiscali. Ecco quello che occorre sapere.
Tasse sull’acquisto prima casa
Le imposte sull’acquisto di un immobile per abitazione variano a seconda della sua destinazione d’uso (prima o seconda casa) e del soggetto venditore. Quest’ultimo può essere un privato o una società soggetta ad IVA.
Quando si compra un appartamento o una villetta come prima casa destinata all’abitazione/ residenza da un privato non c’è IVA e gli oneri sono i seguenti:
- imposta di registro: 2%
- imposta ipotecaria: 50 euro
- imposta catastale: 50 euro
Se il venditore è invece un’impresa edile le imposte cambiano:
- IVA del 4%
- imposta di registro: 200 euro
- imposta ipotecaria: 200 euro
- imposta catastale: 200 euro
Se l’immobile è stato ultimato oltre i 5 anni precedenti all’acquisto, la società venditrice può scegliere se avvalersi o meno dell’ IVA. Se vi rinuncia le tasse saranno come quelle di un acquisto da privato.
Le agevolazioni non sono ammesse, in caso di acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli o palazzi di pregio storico o artistico)
Tasse sull’acquisto prima casa da privato: dettagli per le agevolazoni
Le agevolazioni fiscali sono valide anche per le pertinenze di un immobile, ovvero garage ed eventuale cantina. Non sono valide invece per categorie immobiliari catastali di lusso. Inoltre è possibile richiedere che la base imponibile ai fini dell’applicazione delle imposte sia costituita dal valore catastale dell’immobile (e non quello di vendita), il che comporta ovviamente un vantaggio fiscale notevole sull’imposta di registro. In tal caso sul rogito andrà indicato anche il valore catastale, oltre a quello della vendita effettiva.Si parla in tal caso di “sistema del prezzo-valore”. In tal caso, il valore catastale si stabilisce moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) per il coefficiente 110 (ovvero valore catastale “prima casa” = rendita catastale x 1,05 x 110). Attenzione però perché comunque l’imposta di registro proporzionale non potrà essere di importo inferiore ai 1.000 euro. Dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali sono stati estesi anche a chi possiede già una prima casa, ma a condizione di venderla entro 12 mesi dall’acquisto del nuovo immobile.
Infine: è necessario cambiare la residenza ed andare ad abitare nell’immobile acquistato entro 18 mesi dalla stipula del rogito o si perderanno le agevolazioni fiscali.
Tasse prima casa acquisto da privato, quando si pagano?
Le imposte vengono pagate al notaio nel momento in cui si fa il rogito (atto di compravendita) insieme al suo compenso professionale. Il notaio a sua volta verserà il dovuto al momento della registrazione dell’atto nei canali adibiti, a conferma dell’effettivo passaggio di proprietà dell’immobile. Se si ha intenzione di avvalersi delle agevolazioni fiscali per la prima casa è dunque necessario farlo presente al notaio prima della stipula del rogito.
Tasse prima casa acquisto da privato con mediatore immobiliare
Un’altra agevlazione fiscale si ha in caso di acquisto di prima casa attraverso un’agenzia di intermediazione immobiliare. Questa comporta la detrazione ai fini Irpef del 19% del compenso pagato al mediatore. Tale detrazione non può comunque essere superiore ai 1000 euro ed ha validità per un unico anno fiscale. Anche questa attività va inserita nel rogito dal notaio, con tutti i dati identificativi del soggetto mediatore, la cifra del compenso e la mdalità del pagamento.