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Nel momento in cui il nostro Paese sta producendo il massimo sforzo per debellare il COVID-19, risulta veramente arduo fare valutazioni su quelli che potranno realmente essere gli scenari futuri e soprattutto i risvolti economici che ogni singolo cittadino o famiglia si troverà ad affrontare nel quanto mai auspicato ritorno alle normali attività.

Sarà necessaria un’analisi di contenuto su tutta una serie di dati fondamentali. ma saranno decisive soprattutto le attuazioni di tutte quelle misure che il Governo sta varando per garantire liquidità nella immediata fase di ripartenza ad imprese, lavoratori autonomi e famiglie, le adeguate coperture finanziarie del debito pubblico e la risposta a tutto ciò dei mercati finanziari.

Ma andiamo a vedere da vicino quali sono stati in sintesi i principali interventi ed i primi provvedimenti inseriti nell’ultimo Decreto Cura Italia che riguardano da vicino le aziende, le famiglie e d il mondo del lavoro.

LAVORO ED IMPRESE

Per quanto riguarda il mondo del lavoro e delle imprese da segnalare sicuramente la possibilità di ricorso agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto lavorativo che consentono di tenere in essere quest’ultimo in un momento di difficoltà e fornire un sostegno economico al lavoratore interessato al provvedimento; detti ammortizzatori sociali cosiddetti “speciali” (assegni ordinari dei fondi di solidarietà o cassa integrazione in deroga tanto per citarne qualcuno), devono essere richiesti dal datore di lavoro in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.

Altro punto importante riguardante il mondo del lavoro è la sospensione dei licenziamenti legati a motivi economici fino al 15 maggio, quindi le imprese non potranno gestire la crisi licenziando il dipendente (fatta eccezione per la giusta causa) che a sua volta, grazie agli ammortizzatori sociali vedrà meno soldi in busta paga ma salvaguarderà il posto di lavoro.

Il Decreto Cura Italia ha poi previsto un’indennità di sostegno di 600 euro richiedibili dal 01 aprile per alcune categorie di lavoratori autonomi, liberi professionisti e anche di attività colpite da COVID-19 e precisamente:

  • Liberi professionisti con partita IVA attiva al 23 febbraio 2020;
  • Lavoratori autonomi come artigiani, commercianti, coltivatori diretti nonché imprenditori agricoli professionali;
  • Lavoratori dipendenti stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • Lavoratori iscritti al fondo pensioni dello spettacolo;
  • I soci di società di persone e di capitali iscritti alla gestione INPS.

FAMIGLIE

Elenchiamo adesso con quali provvedimenti si intende aiutare le famiglie italiane colpite da emergenza Coronavirus.

Acqua, Gas e luce

Le nuove misure in arrivo riguardo questi argomenti avranno come obiettivo quello di sostenere i consumatori nelle difficoltà causate dall’isolamento personale ed il blocco di ogni attività. Per ora si potrà beneficiare solo di tariffe più basse rese possibili dal crollo dei prezzi dei prodotti energetici ma nessun segnale per il momento riguardo la sospensione dei pagamenti delle bollette. Attivo sin da subito invece il blocco dei distacchi per morosità, quindi per ora chi non paga non rischia interruzioni di servizio.

Congedi parentali per i figli e bonus baby sitter

Per limitare i disagi dovuti alla chiusura di scuole ed asili l’art.23 del Decreto cura Italia consente a quei genitori che lavorano (dipendenti pubblici e privati e lavoratori autonomi iscritti all’INPS) un congedo parentale a partire dal 05 marzo che potrà protrarsi fino a 15 giorni di calendario.

In alternativa al congedo parentale “speciale” è stato introdotto un bonus usufruibile da chi ha la necessità di accudire i figli ma non può farlo di persona, il cosiddetto “bonus baby sitter”, con un importo massimo riferito al singolo nucleo familiare pari a 600 euro da richiedere con apposita domanda all’INPS, bonus non percepibile però da chi già usufruisce di sostegni al reddito (cassa integrazione o NASPI) od in presenza di un genitore disoccupato.

IMMOBILIARE E MUTUI

Riguardo il settore immobiliare nello specifico molti sono gli studi a riguardo per contenere l’emergenza ma ad oggi sono realtà i seguenti provvedimenti:

  1. Sospensione delle rate di mutuo prima casa per chi si trova in dimostrate difficoltà che riguarda principalmente professionisti, chi perde il lavoro o subisce un taglio di orario del 20%. La sospensione dovrà riguardare l’abitazione principale che non rientri nelle categorie catastali A/1, A/8 E A/9 con piano di ammortamento avviato almeno da un anno e con un importo del contratto non superiore a 250.000 euro. C’è da sottolineare che alcune restrizioni imposte all’interno di questo provvedimento potrebbero ridurne di parecchio l’impatto limitandone il vero beneficio alle famiglie.
  2. Per evitare che le difficoltà materiali e giuridiche di questi giorni si ripercuotano negativamente sui benefici fiscali “prima casa” in scadenza, sono stati congelati i termini in scadenza dal 23 febbraio al 31 dicembre per i trasferimenti di residenza conseguenti l’acquisto dell’abitazione principale, il riacquisto di un altro bene per usufruire del credito d’imposta ed il termine di riacquisto per evitare la decadenza dei benefici fiscali invocati in sede di rogito.
  3. Per le dichiarazioni di successione con termine di presentazione in scadenza compreso tra l’08 marzo ed il 31 maggio è possibile usufruire di una sospensione di detto termine fino al 30 giugno.

Concludiamo questo nostro articolo sottolineando che il momento di incertezza con scenari ancora abbastanza nebulosi di come e quando si tornerà alle nostre attività rischia di generare sconforto nella collettività con il conseguente pericolo di creare tensione sociale, cosa assolutamente da scongiurare in questa delicatissima fase.

Quindi bisogna sì fare, ma soprattutto fare in fretta!