Come funziona un contratto d’affitto annuale? Quali sono le informazioni utili da sapere per non incorrere in errore? Per motivi di lavoro o di studio può capitare di dover affittare un appartamento per un breve periodo. E’ il caso di studenti fuori sede, ma anche di insegnanti che hanno ottenuto una supplenza in una città lontana dalla loro, o di impiegati ed operai che vengono distaccati dalla sede aziendale originale, magari per uno stage. In queste situazioni diventa complicato locare un immobile con i contratti tradizionali che durano in genere diversi anni. Per tale motivo la legislazione permette un accordo giuridico transitorio. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.
Cos’è un contratto d’affitto transitorio
Si tratta di un documento che prevede la locazione di un appartamento/ villa/ camera per un limitato periodo di tempo per finalità non turistiche (ovvero non si può stipulare per la casa al mare, anche se la si affitta per tutti e tre i mesi estivi). Questa forma contrattuale è regolamentata dalla Legge n. 431 del 1998 e successive modifiche. I contraenti sono il locatore (proprietario) ed il conduttore (o affittuario o inquilino).
Contratto d’affitto transitorio: durata ed obblighi
Per legge un contratto d’affitto di questo tipo non può durare meno di 30 giorni o più di 18 mesi. Il locatore è obbligato a registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate (come per gli altri tipi di contratti d’affitto) e deve fornire copia e documentazione all’inquilino (comprensiva della certificazione energetica o APE). Per la stipula va impiegato un particolare modello predisposto dal Ministero delle Infrastrutture. Qui vanno inseriti tutti i dati dei contraenti, le caratteristiche dell’immobile con l’indirizzo, l’importo del canone e la modalità di pagamento, nonché la durata della locazione. Inoltre va espressa e comprovata la motivazione dell’esigenza transitoria della casa da parte dell’affittuario. La cifra per l’affitto viene decisa di comune accordo tra le parti, tranne che in alcuni Comuni dove è stabilito un canone specifico in virtù di accordi territoriali.
Il contratto di locazione ad uso transitorio per studenti
Per gli studenti fuori sede cambiano alcune cose. Ad esempio la durata della locazione deve essere compresa tra i 6 ed i 36 mesi e nel contratto va indicata e certificata l’iscrizione ad un corso universitario nella città o nei pressi dell’immobile che si affitta.
Si può rinnovare o disdire?
Il contratto di locazione ad uso abitativo di natura transitoria scade automaticamente alla data indicata durante la stipula. Non c’è bisogno di dare disdetta. Di contro, se invece si vuole proseguire, l’inquilino può chiedere al locatore di rinnovare o proseguire la sua permanenza, documentando però il perdurare dell’esigenza transitoria. In caso contrario si può passare ad un nuovo contratto d’affitto tradizionale (4+4).
Per ogni dubbio è sempre utile rivolgersi alla propria agenzia immobiliare di fiducia.