Classe energetica appartamenti: perché è importante, quando è obbligatoria, ma soprattutto di cosa si tratta? Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Classe energetica appartamenti, di cosa si tratta
La classe energetica di un appartamento indica quanto consuma in termini energetici (per il riscaldamento invernale, la luce o per i condizionatori d’estate). Non è solo una questione di peso economico sul bilancio familiare mensile: soprattutto riguarda l’impatto che tali consumi hanno sull’ambiente. La salute del pianeta e conseguentemente dei suoi abitanti deriva anche da tali aspetti. E’ per questo motivo che governi di tutto il mondo stanno promuovendo azioni per un’edilizia sostenibile e dunque a basso inquinamento. Un esempio è la bioedilizia, ma anche i vari ecobonus e superbonus che in Italia rappresentano un incentivo fiscale per chi decide di migliorare la classe energetica del proprio appartamento.
Quali sono le classi energetiche di un appartamento?
La classe energetica di un’abitazione si stabilisce grazie all’APE (Attestazione di Prestazione Energetica) che è un documento ufficiale redatto da un tecnico qualificato e certificato dopo un sopralluogo nell’immobile. Questo indica il fabbisogno energetico di un’abitazione in base alle sue caratteristiche (presenza di isolamento termico orizzontale o verticale, scarsa dispersione termica, doppi vetri, pompe di calore, caldaie di vario tipo, eccetera). La classificazione è suddivisa in 10 fasce che vanno da A4 (il top dell’efficientamento caratterizzato da un impatto energetico vicino allo zero), fino a G (il valore peggiore). In particolare ognuna di queste classi è determinata da uno specifico intervallo di consumi espressi attraverso un indice di prestazione energetica globale (EPgl), pari ai kWh al metro quadro per anno, necessari a riscaldare l’appartamento (o l’edifico) in inverno, rinfrescarlo d’estate, produrre acqua calda, illuminarlo ed offrirgli un’adeguata ventilazione:
- Classe A4: minore o uguale a 0,40 EPgl
- Classe A3: maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 EPgl
- Classe A2: maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
- Classe A1: maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
- Classe B: maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 EPgl
- Classe C: maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
- Classe D: maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
- Classe E: maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
- Classe F: maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
- Classe G: maggiore di 3,50 EPgl
Perché è importante la classe energetica di un appartamento?
Come si evince dalla tabella raffrontando ad esempio la A4 con la G è facile comprendere quanto il divario sia ampio e quanto questo possa incidere sulle bollette. Si stima che le spese totali in un anno per un immobile in classe A 4 si attestino intorno alle 300 euro, che invece salgono a circa 1500 in un’abitazione della medesima metratura in classe G. Ma non solo. Oggi è obbligatorio fornire un’APE in corso in caso di compravendita di un immobile o all’atto della stipula di un contratto di locazione. E’ ovvio quindi che la classe energetica di un appartamento detta anche il suo valore nel mercato immobiliare (anche le agenzie di settore in caso di pubblicità per un’abitazione da vendere devono indicare tale dato obbligatoriamente).