Rinnovare la cucina dopo tanti anni è un’esigenza estetica, strutturale (perché magari qualcosa si è rovinato), ma soprattutto funzionale: le donne moderne e che lavorano desiderano spesso una lavastoviglie, possibilmente efficiente dal punto di vista energetico, una grande dispensa e magari un frigo americano. Il tutto può avere costi notevoli che grazie al bonus mobili per le cucine si possono abbattere. Ecco come.
Bonus mobili cucina, cos’è
Non esiste in realtà un bonus mobili cucina specifico, ma l’acquisto degli arredi e degli elettrodomestici per questo ambiente rientra nel più generale bonus mobili, abbinabile ad una ristrutturazione edilizia. Di cosa si tratta? Di un’agevolazione fiscale pari al 50% degli oneri sostenuti (compresi quelli per il trasporto ed il montaggio). Il beneficio ha un tetto massimo di spesa di 16000 euro e corrisponde ad una detrazione Irpef che verrà suddivisa in 10 quote di pari importo per altrettanti anni.
Bonus mobili cucina, come funziona?
Condicio sine qua non per ottenere l’agevolazione fiscale è che l’acquisto della cucina sia correlato ad una ristrutturazione edilizia dell’immobile. Quindi non è concesso per le case di nuova costruzione. Per ciò che riguarda gli elettrodomestici inoltre è necessario che siano efficienti dal punto di vista energetico: devono avere una classe pari o superiore ad A+ (A per i forni elettrici). Per questi ultimi è fondamentale anche avviare una pratica presso l’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), così come avviene per l’ecobonus. E’ cumulabile con il bonus ristrutturazioni.
Bonus mobili cucina, a quali condizioni?
Gli interventi di ristrutturazione alla base di questo bonus devono essere di natura straordinaria ovvero:
- opere destinate al restauro e risanamento conservativo
- ristrutturazione con importanti modifiche interne
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
Gli interventi di manutenzione o ristrutturazione ordinaria come la tinteggiatura delle pareti, la sostituzione dei pavimenti o degli infissi esterni, non permettono di accedere all’agevolazione. I lavori devono essere antecedenti all’acquisto degli arredi. Per il bonus mobili 2021 questi devono essere iniziati non prima del 1° Gennaio 2020. Va sottolineato che la detrazione è possibile per qualunque tipo di arredo compresa la cucina, anche se la ristrutturazione ha riguardato un ambiente diverso (come ad esempio la realizzazione di un secondo bagno o di una veranda su un balcone).
Bonus mobili cucina, i pagamenti
Per avere diritto al bonus è impossibile pagare con contanti o assegni. Le modalità di pagamento ammesse sono le seguenti:
- bonifico bancario o postale parlante
- carta di credito
- carta di debito
In questo caso la cessione del credito non è prevista.