Una casa in bioedilizia su terreno agricolo è possibile? Se è un prefabbricato in legno, ha bisogno di autorizzazioni particolari? Sul terreno agricolo non si può edificare proprio nulla? Neppure un riparo per gli animali? Chi ha la fortuna di avere una terra in campagna spesso si pone queste domande, con l’obiettivo di poter sfruttare al meglio il luogo anche durante le vacanze, realizzando una seconda casa. Tuttavia i limiti normativi sono numerosi, anche in caso di prefabbricati in bioedilizia.
Definizione di terreno agricolo
Si definisce come terreno agricolo un’area destinata all’attività di coltivazione ed allevamento del bestiame. Questo terreno differisce quindi da quello “edificabile” proprio per le finalità d’impiego e per tale motivo è soggetto ad una tassazione diversa. In taluni casi, se il piano regolatore lo prevede, può essere soggetto ad un cambio di destinazione d’uso, ma in tal caso bisogna rivolgersi al Comune di afferenza per valutare la fattibilità ed eventualmente la trafila burocratico-amministrativa da seguire. Anche le case prefabbricate sono soggette a vincoli edilizi, quindi non è possibile fornire un terreno agricolo di un siffatto immobile, anche se in legno e realizzato secondo le norme ecologiche della bioedilizia.
Chi può costruire e cosa su un terreno agricolo?
Va comunque sottolineato che realizzare un’abitazione ad uso residenziale è talvolta consentito, ma solo ad un imprenditore agricolo professionista (IAP), sul suo terreno di attività o ad un coltivatore diretto a titolo principale. E’ altresì concesso costruire strutture finalizzate alla coltivazione e all’allevamento, come una stalla o un fienile. Le normative concessorie comunque possono variare a livello locale (Comuni e Regioni).
Quali permessi per costruire una casa in bioedilizia su terreno agricolo?
Una casa in bioedilizia è finalizzata al risparmio energetico e più in generale ad un basso impatto ambientale. Tra questa tipologia rientrano anche i prefabbricati in legno: erroneamente si ritiene che questa tipologia di immobile non richieda un permesso di costruire. Queste strutture prefabbricate e /o ecologiche invece si avvalgono di fondamenta esattamente come quelle in latero-cemento e per tale motivo sono soggette alla normativa in materia di edilizia per essere realizzate, anche e soprattutto su un terreno agricolo.
Fatti salvi i requisiti sopra esposti è necessario richiedere un permesso di costruire al Comune, ottenibile solo in assenza di ulteriori vincoli (ad esempio quelli paesaggistici). In più è necessario rispettare alcuni parametri come l’indice di edificabilità ovvero il limite della cubatura rispetto alla superficie del terreno che nel caso di latifondo agricolo è piuttosto basso. E’ sempre comunque oppottuno, per la costruzione di un edificio in bioedilizia, rivolgersi a ditte specializzate e qualificate, che sappiano consigliare al meglio anche per terreni agricoli e mettere a punto l’opportuna documentazione per i permessi.