Chi si accinge ad acquistare una casa come un mutuo non può fare a meno di calcolare con attenzione i tassi di interesse, soprattutto in un periodo economico come quello che stiamo vivendo in cui si assiste a forti rialzi. Nel mercato immobiliare, infatti, i mutui sono uno strumento comune utilizzato da individui e famiglie per finanziare l’acquisto di una casa o di una proprietà. Con l’economia che spesso subisce fluttuazioni, i tassi di interesse dei mutui possono subire cambiamenti significativi anche nell’arco di pochi mesi. In un periodo di tassi di interesse in rialzo, i mutuatari si trovano di fronte alla scelta critica tra il fisso ed il variabile. Quali sono le differenze? Quale conviene? Ecco alcuni suggerimenti ed informazioni per una scelta più consapevole.
Tassi di interesse mutui in rialzo, cosa occorre sapere
Prima di esaminare le differenze sostanziali tra tasso fisso e tasso variabile, è essenziale comprendere il contesto in cui si decidono questi valori. I tassi di interesse sono influenzati da vari fattori economici, tra cui l’inflazione, la politica monetaria e le condizioni del mercato immobiliare. Quando l’economia è in fase di crescita, la Banca Centrale Europea (BCE) può decidere di aumentare i tassi di interesse per contenere l’inflazione. Lo stesso per altri motivi, come la crisi finanziaria internazionale attuale: l’impatto sui mutuatari è molto importante. I mutui a tasso variabile sono regolati dalle oscillazioni dell’Euribor, ovvero dall’indice di riferimento per il costo del denaro nell’area euro a sua volta influenzato dai tassi di interesse determinati dalla BCE. I mutui a tasso variabile, quindi, come suggerisce il nome, possono subire numerosi cambiamenti nel corso del contratto stipulato, che in contesto immobiliare possono raggiungere anche i 30 anni. Dalla stipula alla chiusura le cose possono cambiare e le rate mensili diminuire o aumentare anno dopo anno. Attualmente siamo in una fase di rialzi, dopo un lungo periodo di ribassi. I mutui a tasso fisso invece hanno una percentuale di interessi bloccata nel tempo: non subiscono variazioni in base all’Euribor. Tuttavia, i tassi in rialzo della BCE influenzano gli Eurirs, ovvero gli indici di riferimento per i mutui a tasso fisso. Ciò significa che i tassi in rialzo della BCE pur non influenzando i mutui già stipulati influenzano quelli a tasso fisso di nuova realizzazione.
Tassi di interesse per mutui in rialzo: tutto sul tasso fisso
Un mutuo a tasso fisso offre sicurezza e prevedibilità per i mutuatari. Il tasso di interesse rimane costante per l’intero periodo del prestito, il che significa che i pagamenti mensili rimarranno gli stessi nel tempo. Questa stabilità è particolarmente vantaggiosa in un periodo di rialzo dei tassi, come quello attuale, poiché i mutuatari sono protetti da eventuali aumenti futuri: anche se il mondo finanziario internazionale entra in crisi e salgono tutti i tassi di interesse, continuerà a pagare sempre la stessa rata, il medesimo importo stabilito dal contratto, beneficiando di una pianificazione finanziaria piuttosto semplice. Di contro, in una congiuntura economica più favorevole, con i tassi in ribasso, la rata stabile, non permetterebbe di usufruire di sconti. Una riflessione? Un mutuo di durata trentennale, con una rata oggi sostenibile per una famiglia con stipendio fisso può non dare problemi nel tempo, ma non è la stessa cosa per chi ha un lavoro autonomo ed è maggiormente soggetto alle fluttuazioni dell’economia.
Tassi di interesse per mutui in rialzo: tutto sul tasso variabile
In contrasto con il tasso fisso, il tasso variabile come abbiamo visto è collegato ad un indice di riferimento, spesso il tasso interbancario o quello fissato dalla Banca Centrale. Di conseguenza, può fluttuare anche in modo estremamente sostanziale durante il periodo del prestito. In un periodo di rialzo dei tassi, i mutuatari potrebbero inizialmente beneficiare di tassi più bassi rispetto a quelli fissi. Tuttavia, è importante essere consapevoli del potenziale rischio associato a questa opzione. Se i tassi di interesse continuano a salire, i pagamenti mensili potrebbero aumentare considerevolmente, mettendo sotto pressione il bilancio familiare. Di contro, come è accaduto negli ultimi anni, in una fase di ribasso, comprare una casa con un mutuo può diventare particolarmente vantaggioso, proprio per i bassissimi tassi di interesse. Ma in 25-30 anni di mutuo le cose possono molto cambiare e per una famiglia non avere certezze sulle uscite mensili può essere problematico se non addirittura drammatico quando i tassi salgono in modo repentino ed eccessivo, come sta accadendo negli ultimi mesi.
Tassi di interesse per mutui in rialzo, come orientarsi?
Come orientarsi quindi? La decisione tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile è strettamente legata alla situazione personale e finanziaria del mutuatario, senza considerare che questa sul lungo termine può anche cambiare! Prima di prendere una decisione è quindi utile considerare i seguenti aspetti:
- Tolleranza ai rischi: i mutuatari con una bassa tolleranza al rischio, dovuta all’importo della rata in base al reddito, oltre che ad attitudini caratteriali personali, tenderanno a preferire probabilmente un tasso fisso per avere maggiore stabilità e prevedibilità nei pagamenti mensili.
- Durata del mutuo: in un mutuo di breve durata un tasso variabile può essere considerato meno rischioso e viceversa.
- Andamento dei tassi di interesse: è importante monitorare l’andamento dei tassi di interesse e le previsioni economiche. Se gli esperti prevedessero ulteriori aumenti dei tassi, un tasso fisso potrebbe essere la scelta migliore.
- Consulenza Finanziaria: un esperto consulente finanziario può fornire informazioni preziose sulla scelta individuale del mutuo migliore al momento della stipula. Acquistare casa con mutuo, tramite l’agenzia immobiliare Gruppo Capital significa avere in tal senso un supporto costante e completo.